Taglio di 30 ettari di bosco in Val di Farma, Gentili (Legambiente): “Scempio ambientale, gli enti preposti vigilino affinché venga tutelata la biodiversità e simili danni non trasformino più il volto della Maremma”

Ad intervenire in merito al taglio di 30 ettari di bosco in Val di Farma è Angelo Gentili della segreteria nazionale della Legambiente che accende i riflettori sul fatto che quello messo in atto, nell’opinione dell’associazione ambientalista, non è altro che uno scempio ambientale nei confronti del quale è assolutamente prioritario prendere una posizione netta. “Il taglio effettuato nella Val di Farma – ha dichiarato Gentili – pur essendo stato, a quanto ci risulta, regolarmente autorizzato, rappresenta senza dubbio uno scempio ambientale operato in una zona di altissimo valore, ricchissima di flora e fauna selvatica rara e di enorme valore naturalistico. Per comprendere la portata della gravità della questione, basti pensare al tasso, al bosso, alle orchidee spontanee, alla martora, al biancone, al gatto selvatico ed alla nidificazione di numerose specie di uccelli che proprio in quell’area hanno trovato il proprio habitat naturale. Tutto questa meraviglia di biodiversità con un taglio indiscriminato come quello effettuato viene letteralmente messo a repentaglio senza possibilità di appello e questo non può essere possibile né tanto meno ipotizzabile. Tra l’altro, è opportuno ricordare che si tratta di una zona Sic che dovrebbe essere protetta da ogni tipo di attività negativa ed impattante.

Inoltre, è importante ricordare che i mezzi meccanici utilizzati – ha continuato Gentili – sono molto pesanti e particolarmente invasivi nei confronti del sottobosco e hanno creato una situazione a rischio anche rispetto al dissesto idrogeologico ed al rischio conseguente di frane e smottamenti. Ciò per dire che è necessaria una grandissima attenzione quando si decide di effettuare simili interventi in riserve di enorme valore. Il nostro territorio, oltre ad essere a forte rischio dal punto di vista idrogeologico, è da tutelare in ogni suo aspetto. Per la Maremma, la Val di Farma rappresenta una perla rara e preziosa che non può e non deve essere rasa al suolo e trasformata in cippato per impianti a biomasse come se nulla fosse. Per questa ragione – ha concluso Gentili – Legambiente chiede con forza alle autorità competenti di effettuare le opportune verifiche e di dare seguito a controlli specifici sia per il caso in questione che per altre future situazioni simili. Evitare disastri di questo genere e proteggere la biodiversità è fondamentale e per fare ciò è necessario l’aiuto di tutti.”