Legambiente: ottimo il risultato raggiunto dal Comune di Roccastrada nella raccolta differenziata porta a porta e altrettanto positivo quello del Comune di Magliano

Che il tema dei rifiuti rappresenti una criticità per la Maremma è cosa nota. Basti pensare al fatto che, nonostante la provincia di Grosseto sia un vero e proprio polmone verde per l’intera regione e venga riconosciuto come un territorio dal punto di vista paesaggistico e naturalistico di grande pregio, in tutta la zona i risultati in fatto di raccolta differenziata dei rifiuti continuano ad essere deludenti. E se la Maremma in ambito turistico, agricolo e in riferimento allo sviluppo economico vuole puntare sulla sostenibilità, è strategicamente fondamentale che riesca a raggiungere risultati significativi anche nell’ambito della raccolta differenziata, essendo essa un elemento cruciale capace di mettere in rete l’impegno degli enti locali, le virtù civiche e la sensibilità dei cittadini nei confronti dei temi ambientali.

La problematica legata allo smaltimento dei rifiuti costituisce una priorità a livello planetario. La quantità di plastica che si accumula sulle nostre spiagge è un campanello di allarme importante che ci deve fare capire che è quanto mai prioritario guardare con decisione verso la chiusura del ciclo dei rifiuti e il riutilizzo delle materie seconde. Stando agli ultimi dati e nonostante le numerose azioni messe in campo, i Comuni della provincia di Grosseto continuano ad essere tra i meno “Ricicloni” della Toscana. Per fortuna, però, qualche luce si è accesa. Il Comune di Roccastrada, ad esempio, con l’importante traguardo raggiunto nella raccolta differenziata porta a porta dimostra che i risultati positivi sono alla portata di tutti. Il balzo in avanti registrato a Roccastrada è stato a dir poco rilevante: il Comune è passato dal 40,27% al 62,60%. Il comune di Roccastrada ha affiancato al porta a porta una forte campagna di sensibilizzazione e informazione dei cittadini ed ha stimolato il raggiungimento di buoni risultati anche attraverso un percorso specifico dedicato alle eco-sagre, valorizzando fortemente l’organizzazione di eventi sostenibili e a basso impatto ambientale, eliminando la plastica e potenziando la raccolta differenziata. Tra i risultati positivi della Maremma non possiamo non menzionare anche il Comune di Magliano che ha raggiunto il 69,33%l, il Comune di Castell’azzara con il 48,12%, il Comune di Follonica con il 46,47%, il Comune di Scarlino con il 51,35%, il Comune di Montieri che passa dal 40,27% al 62,60%. Guardando oltre provincia, città come Prato che ha superato quota 70% e Lucca vicina all’80% lasciano ben sperare per il futuro.

Dall’associazione non manca, però, qualche nota critica. In alcuni Comuni la percentuale si è addirittura abbassata. E tra questi c’è anche il Capoluogo di provincia in cui la raccolta differenziata è scesa dal 35,76% al 34,82%. Pur essendo vero che i criteri di calcolo della differenziata per il 2017 hanno le maglie ancora più strette rispetto al 2016 e nonostante sia innegabile l’impegno dell’amministrazione per incrementare la raccolta differenziata, occorre che tale tema diventi ancor di più una priorità.

Serve senza alcun dubbio una svolta oltre che un impegno sempre più forte e capillare da parte di tutte le amministrazioni locali della provincia di Grosseto per segnare in modo marcato il cambio di rotta e far uscire la Maremma dalla coda delle classifiche relative alla raccolta differenziata. Per questo, è necessario incrementare l’adozione di sistemi per la raccolta differenziata spinta e adottare una serie di misure che riducano fortemente l’usa e getta e l’utilizzo della plastica. Penso, ad esempio, all’adozione di delibere che contrastino l’utilizzo di stoviglie usa e getta, alle regole per rendere le sagre e gli eventi sempre più sostenibili ma anche alla realizzazione di campagne mirate a sensibilizzare e coinvolgere i cittadini in questa discussione che riguarda tutti da vicino. La raccolta differenziata deve diventare, quindi, una priorità per ognuno di noi. Ciò a maggior ragione se il nostro ha l’ambizione di essere un territorio capace di puntare sulla sostenibilità ambientale anche come leva di sviluppo.

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