Anche quest’anno, torna l’appuntamento con la solidarietà targato Legambiente per sostenere il progetto Rugiada e il centro Speranza. Quello avviato in Bielorussia a seguito dell’esplosione del quarto reattore della centrale nucleare di Chernobyl è un progetto che vede Legambiente in prima linea in un’operazione di solidarietà che ha come obiettivo quello di consentire a chi ancora oggi vive in zone contaminate di poter continuare a guardare al futuro. Chernobyl è un vero e proprio disastro senza fine e per tale ragione l’associazione ambientalista ha continuato a tenere alta l’attenzione e accesi i riflettori su una situazione ancora critica. Recentemente, Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente, a seguito del suo ultimo viaggio in Bielorussia, in un reportage ha raccontato la sua esperienza, chiarendo che quanto fatto da Legambiente rappresenta una goccia di speranza che però deve essere moltiplicata per riuscire a dare un aiuto concreto alla popolazione bielorussa.
“Quello di Chernobyl – ha dichiarato Angelo Gentili – è un disastro che non deve essere relegato nel passato. Ancora oggi le conseguenze per i cittadini sono drammatiche anche se agli occhi di molti del tutto invisibili. In alcune zone del Paese, il cibo continua ad essere contaminato, l’acqua è contaminata e l’insorgere di varie patologie tumorali è all’ordine del giorno. A pagare le spese di questa situazione sono in misura maggiore i bambini che non solo non hanno alcun genere di speranza per il futuro ma sono costretti a fare i conti con un presente fatto di incertezze e difficoltà. Tutto questo in una Bielorussia piena di contrasti, in cui ci sono città come Minsk, che ha tutte le caratteristiche di una capitale Europea, e zone rimaste imprigionate nel passato con forti problematiche sociali, Legambiente – ha spiegato Gentili – con il progetto Rugiada è riuscita a realizzare il centro Speranza, una struttura interamente autosufficiente dal punto di vista energetico e situata in un luogo incontaminato, per garantire ospitalità per un mese a molti bambini che ancora oggi vivono nelle zone contaminate, consentendo loro di mangiare cibo sano, di sottoporsi a controlli sanitari e di divertirsi all’insegna dell’educazione ambientale. Non solo: la nostra associazione ha realizzato anche serre localizzate in numerose scuole delle aree più colpite dalle radiazioni nucleari, in cui vengono coltivati cibi sani, dimostrando che invertire la rotta è davvero possibile.
Il progetto Rugiada rappresenta un’oasi nel deserto per una popolazione che ha tutto il diritto di essere aiutata ad uscire dalla condizione di instabilità in cui è piombata con l’esplosione del reattore. Per continuare a portarlo avanti e a donare speranza ai bambini bielorussi però abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Per questo, anche quest’anno vi chiediamo di donare i vostro 5 x 1000 al progetto Rugiada, un gesto simbolico e a costo zero ma di enorme valore. Donare il 5 x 100 al progetto Rugiada è semplicissimo: al momento della dichiarazione dei redditi, è sufficiente firmare nello spazio riservato alle associazioni e riporta il codice fiscale del Circolo Festambiente: 92021360539. Un piccolo gesto – ha concluso Gentili – che rappresenta molto per chi ad oggi non ha la possibilità di costruirsi un futuro.”
Per informazioni: www.festambiente.it/5×1000